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Quante tasse devono pagare gli stranieri in Italia?

03 Mag 2023 - Categoria: Blog /
tasse stranieri

Hai deciso di passare il resto della tua vita in Italia? Non pensare che il tuo soggiorno nel Bel Paese sia solamente vino e pizza. Infatti, come in qualsiasi paese del mondo, dovrai assumerti le tue responsabilità e pagare le tasse. Tuttavia, devi sapere che il Ministero delle Finanze ha deciso di applicare dei regimi fiscali agevolati per attirare investimenti stranieri e incoraggiare l’arrivo anche di nuovi residenti che vogliono ottenere la cittadinanza italiana.

Ciò detto, il sistema fiscale italiano è uno dei più complessi. Ecco perché è necessario avere delle informazioni adeguate per potersi orientare al meglio ed evitare spiacevoli sorprese. La guida che stai per leggere, quindi, si prefigge proprio l’obiettivo di offrirti quante più notizie possibili sulle tasse in Italia per i cittadini stranieri.

Sommario

Chi deve pagare le tasse in Italia?

Che tu trascorra più di 6 mesi all’anno in Italia oppure il Bel Paese sia al centro dei tuoi interessi professionali e personali, dovrai dichiarare le tasse nella penisola italiana. Se sei residente in Italia per almeno 183 giorni all’anno, probabilmente dovrai pagare le tasse qui.

In ogni caso, devi sapere che le tasse in Italia sono calcolate a livello nazionale, regionale e comunale e vengono gestite dall’Agenzia delle Entrate. L’IRPEF, ad esempio, è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e deve essere versata dai cittadini che percepiscono le seguenti fonti di reddito:

  • - immobiliare - guadagni .
  • - guadagni .
  • - lavoro subordinato.
  • -lavoro autonomo.
  • - utili distribuiti dalle aziende.
  • - altri redditi.

Come e quando pagare le tasse in Italia?

A seconda del tipo di reddito che percepisci in qualità di cittadino italiano, dovrai utilizzare il modulo 730 oppure il modello Redditi PF:

  • - Modulo 730: dedicato a lavoratori dipendenti e pensionati che abbiano un impiego oppure una pensione. Le coppie sposate possono presentare congiuntamente un modulo 729.
  • - Redditi PF: è uno strumento dedicato esclusivamente a chi non è fiscalmente residente in Italia nell’anno in cui presenta la dichiarazione.

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata annualmente se si soddisfano i requisiti di residenza. In particolare, entro il 30 settembre si invia il modulo 730 che può essere inoltrato online, oppure tramite l’aiuto di un CAF (centro di supporto fiscale) oppure di un professionista qualificato come un commercialista. O, ancora, con l’imposta trattenuta direttamente alla fonte nel caso di lavoratore dipendente.

Invece, entro il 30 novembre deve essere inviato il modulo Redditi PF, stante le modalità già citate, anche tramite lettere raccomandata oppure un altro mezzo equipollente.

Quante tasse si pagano in Italia?

Devi sapere che in Italia ci sono diversi scaglioni di reddito considerando importi che vanno da 15.000 € a 75.000 €. Sotto ai 15.000 €, le persone fisiche pagano il 23% di tasse; mentre sopra i 75.000 € la pressione fiscale può arrivare anche fino al 43%.

I residenti in Italia, quindi, pagano le tasse su tutti i redditi, a prescindere dalla fonte. Alcune spese durante l’anno possono essere dedotte dal reddito lordo, a cui si applicheranno poi le aliquote per fascia rispetto al reddito complessivo. Ad esempio, l’IRPEF viene calcolata sottraendo le detrazioni previste dalla legge, ovvero quelle spese annuali qualificabili come detrazioni come: spese sanitarie e scolastiche, interessi sui mutui, etc.

Incentivi fiscali per gli stranieri in Italia: quali sono?

Il numero crescente di stranieri in Italia ha portato il governo italiano a lavorare su una serie di incentivi che possano attirare persone da ogni parte del mondo che vogliono vivere in Italia parte della loro vita oppure gli ultimi anni.

Ecco perché è stato introdotto un programma di visto per investitori e di un regime fiscale più favorevole per i residenti stranieri. In sintesi, adesso potrebbe essere davvero un buon momento per venire a vivere in Italia.

Ma vediamo quali sono i benefici di cui stiamo parlando. I lavoratori dipendenti e i liberi professionisti che vogliono trasferire la propria residenza in Italia possono ottenere un’agevolazione che garantisce un reddito esentasse fino al 70% del reddito generato in Italia.

Facciamo un esempio per capire meglio in che modo funziona questa agevolazione. Immagina un residente che guadagna 100.000 € mentre soggiorna in Italia. Le sue tasse saranno calcolate esclusivamente su un reddito di 30.000.

L’agevolazione sale al 90% nel caso di persone che rientrano in Italia per ristabilire la residenza. Si tratta di un incentivo valido per una durata di 5 anni che può essere prorogato per altri 5 anni. Inoltre, può essere chiesto anche un credito d’imposta integrativo del 50% per i figli minori oppure se acquisti un immobile in Italia entro un anno dal trasferimento.

In ogni caso, in base al principio della tassazione globale, come persona dovrai dichiarare il reddito e le tasse nel paese di residenza, quello in cui vivi per più di 183 giorni all’anno oppure dove hai legami con la famiglia.

Per quanto riguarda i nomadi digitali, invece, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi alle autorità fiscali del loro paese di cittadinanza e di residenza.

Conclusioni

Nel caso in cui tu decidessi di trasferirti in Italia, è assolutamente importante conoscere il regime di tassazione che questo paese applicherà a residenti stranieri. Nel momento in cui vivrai in pianta stabile nel Bel Paese, avrai anche bisogno di un conto corrente bancario oppure di uno strumento che ti consenta di spostare denaro in maniera semplice e immediata.

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