Dopo il cristianesimo, i musulmani rappresentano il gruppo religioso più diffuso al mondo. Le stime riportano infatti circa 1,8 miliardi di musulmani, presenti principalmente nel nord Africa, in Medio Oriente e in Asia Centrale.
Anche se, come le altre religioni monoteiste, l’Islam presenta al suo interno diverse confessioni e correnti, vi sono delle celebrazioni religiose che sono comuni a tutto il mondo musulmano. La più conosciuta è il Ramadan, il periodo di digiuno, ma ve ne sono molte altre, ciascuna con significati, riti e tradizioni precise che si tramandano da millenni. In questa pagina troverai la descrizione delle principali festività musulmane.
In questa pagina parleremo di:
- Il calendario islamico
- Il Ramadan
- Eid al-Fitr
- Eid al Adha
- L’Ashura
Il calendario delle feste musulmane
Le celebrazioni musulmane sono principalmente di natura religiosa e si basano sul calendario islamico, che segue il ciclo lunare. Il calendario lunare conta circa 354 giorni e le durate dei mesi variano dai 29 ai 30 giorni. Rispetto al calendario perpetuo, però, il calendario reale inizia ogni anno con l’osservazione diretta della prima luna crescente.
Data la vasta diffusione geografica della comunità musulmana, la luna crescente può discostarsi anche di un giorno intero tra un Paese e l’altro. Per questo motivo, rispetto alle festività di altre religioni, le principali celebrazioni religiose del mondo musulmano non hanno una cadenza fissa durante l’anno. Inoltre, il calendario islamico ha inizio con il trasferimento del Profeta Muhammad, Maometto, dalla Mecca a Medina, nel 622 d.C.
Una curiosità: il primo giorno del primo mese si festeggia l’inizio dell’anno lunare: con il Capodanno islamico, in arabo ra's al-ssanat.In questo giorno si commemora l’Egira, la migrazione del Profeta Muhammad, e la festa simboleggia l’inizio di una nuova vita.
Il Ramadan: il mese di digiuno
Anche se è conosciuto in tutto il mondo, il periodo del Ramadan non è propriamente una festa, ma un mese in cui si pratica il digiuno dall’alba al tramonto, in tutti paesi musulmani. Il periodo del Ramadan si tiene ogni anno indicativamente tra marzo e aprile. Ramadan è il nome del nono mese del calendario lunare musulmano: in questo mese, secondo la religione islamica, il Profeta Maometto ricevette da Dio la rivelazione del Corano.
Aldilà dei modi in cui viene messo in pratica nei vari Paesi, il Ramadan è tradizionalmente un periodo di preghiera, di riflessione e di sacrificio. Le regole principali prevedono il divieto di mangiare, di bere, di fumare e di avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto per tutto il mese. Da queste regole sono esentati i minorenni, gli anziani e i malati, le donne in gravidanza o in allattamento.
Dal tramonto, con il rito di mangiare un dattero e di bere un bicchiere d’acqua, l’astinenza si interrompe e i musulmani si riuniscono in famiglia o in società per ilpasto serale, che si chiama Iftar. Il mese di digiuno è uno dei cinque pilastri della fede islamica, insieme alla professione di fede, al recarsi almeno una volta nella vita alla Mecca, all’elemosina e alle cinque preghiere quotidiane.
Eid al-Fitr, il termine del digiuno
Quando termina il periodo del Ramadan, i musulmani festeggiano l’interruzione di digiuno e sacrifici con Eid al Fitr, una delle ricorrenze più importanti del mondo islamico. Questa festa si può infatti tradurre alla lettera come festa della rottura del digiuno e inizia al primo giorno del decimo mese del calendario lunare islamico, Shawwal.
Anche in questo caso, la data è variabile. È un rito importante per tutti musulmani, che celebra l’uscita da una periodo di astinenza, autodisciplina e ferree regole da seguire. Tra i riti di festa vi sono preghiere tradizionali in casa e nelle moschee, e dei pranzi in cui si raccolgono le famiglie.
È il momento in cui le comunità preparano i loro cibi tradizionali e per l’occasione, in particolare nei paesi arabi, si visitano i defunti. Durante questa festa, le scuole e gli uffici sono chiusi per vari giorni.
Eid al Adha, la festa del sacrificio
Della durata di cinque giorni, la festa musulmana di Eid al Adha è la ricorrenza religiosa più importante dei musulmani. Celebrata da milioni di persone in tutto il mondo, significa letteralmente la festa del sacrificio e si tiene nell’ultimo mese del calendario musulmano lunare, il dodicesimo, Dhu l-Hijja.
Questa importante ricorrenza celebra un evento fondamentale per la religione islamica: il sacrificio di Abramo.
Secondo la religione, infatti, Dio chiese ad Abramo di sacrificare suo figlio Ismaele in suo onore; nel momento in cui Abramo alzò il coltello per uccidere il figlio, un Angelo comparve e ne fermò la mano. Per questo motivo, tra i riti previsti per questa festa vi è l’uccisione di un agnello o di un montone, e la condivisione di una parte della carne con i poveri.
L’Ashura: una festa, due significati diversi
Ashura, dall’arabo Ashara, che significa dieci, è una ricorrenza religiosa molto importante che si tiene appunto il decimo giorno del primo mese del calendario musulmano lunare, Muharram, e dura tre giorni. È una festa celebrata presso sunniti e sciiti, i principali gruppi di fede musulmana, anche se con ragioni molto diverse. I sunniti lo considerano un vero e proprio giorno di gioia, perché celebrano il passaggio delle tribù di Israele dal Mar Rosso ad opera di Mosè.
Per gli sciiti, invece, è un giorno di lutto. In questa data, infatti, si ricorda l’uccisione, nel VII secolo, dell’Imam Hussein, nipote del Profeta Muhammad. Le commemorazioni prevedono cortei di flagellanti vestiti di nero.
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