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Naspi per stranieri: come si ottiene?

20 Giu 2022 - Categoria: Blog /
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Se sei uno straniero lavoratore in Italia e hai perso il lavoro per licenziamento o per altri motivi che non dipendono da te, potresti avere diritto alla disoccupazione. In questa pagina puoi scoprire tutti i requisiti, come richiederla, quanto dura e l’importo che puoi ottenere.

In questa pagina parleremo di:

  • Che cos’è la Naspi
  • La Naspi per stranieri: i requisiti di lavoro e contributivi
  • la Dichiarazione di immediata disponibilità e l’iscrizione al Centro per l’Impiego
  • Come si calcola la Naspi e da quando si percepisce
  • La Naspi nei Paesi UE
  • La Naspi anticipata per i lavoratori stranieri
  • Che cos’è il certificato di disoccupazione

Che cos’è la Naspi?

La Nuova Assicurazione Speciale per l’Impiego, Naspi, è un contributo mensile erogato dall’INPS a determinate categorie di lavoratori che hanno perso il lavoro involontariamente. La Naspi è stata istituita in Italia con la legge 22 del 4 marzo 2015 e sostituisce le prestazioni precedenti dedicate ai disoccupati.

Si tratta di un importo accreditato ogni mese sul conto corrente intestato a chi la richiede e per ottenerlo è necessario essere disoccupati e aver versato i contributi. Questa indennità si richiede online sul sito dell’INPS: l’importo, le categorie di lavoratori a cui è dedicata e la durata della Naspi sono variabili in base a una serie di requisiti.

La Naspi per stranieri: i requisiti di lavoro e contributivi

Come fare la richiesta di disoccupazione per stranieri in Italia? In base alla legge, i requisiti per richiedere la Naspi dipendono dalla tipologia di lavoro, e quindi può essere richiesta anche dai lavoratori stranieri che sono residenti in Italia. Aldilà del lavoro, per richiedere la disoccupazione bisogna avere almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla perdita del lavoro.

Posson richiedere la Naspi i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro, inclusi:

  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • apprendisti;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Non possono chiedere la Naspi:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • operai agricoli a tempo indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di lavoro stagionale.

I requisiti per la Naspi: la Dichiarazione di immediata disponibilità e l’iscrizione al Centro per l’Impiego

Per chiedere l’ indennità disoccupazione per stranieri, presso un CAF oppure sul sito dell’INPS, oltre ad aver perso lavoro e ad avere un numero previsto di settimane di contributi, sono obbligatorie:

  • La lettera di licenziamento;
  • La Dichiarazione di Immediata Disponibilità;
  • La stipula del patto di servizio personalizzato da firmare presso un Centro per l’Impiego entro 15 giorni dalla richiesta.

Come si calcola la Naspi e da quando si percepisce

Se presenti la domanda entro 8 giorni dal licenziamento hai diritto all’indennità dalla data in cui hai perso il lavoro. Se invece la presenti in un secondo momento, hai diritto alla Naspi dalla data in cui presenti la domanda.

Per conoscere lo stato della domanda di disoccupazione per stranieri, quale importo ti spetta e per quanto tempo puoi prenderlo, puoi verificare tutti i dettagli sulla tua pagina INPS alla sezione Consultazione domande.

La Naspi per i Paesi UE: come funziona

La legge della Comunità Europea prevede che chi ha perso il lavoro in uno stato membro e ha diritto a percepire la disoccupazione secondo le leggi di quel paese, può continuare a ricevere questa prestazione, per tre mesi dalla partenza, se si reca in un altro stato membro a cercare lavoro.

Ecco in particolare chi può continuare a ricevere l’indennità:

  • disoccupati di uno stato dell'Unione Europea oppure Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Norvegia;
  • disoccupati di paesi extracomunitari, solo se residenti in uno stato UE e assicurati almeno in due stati membri;
  • apolidi e rifugiati residenti in uno stato membro.

La Naspi anticipata per i lavoratori stranieri

Come gli italiani, anche i cittadini stranieri possono richiedere la Naspi anticipata. Questa pratica permette di ricevere l’importo totale previsto dalla Naspi in un’unica soluzione, al netto delle tasse, invece che mensilmente ed è dedicata a chi intende:

  • avviare un'attività di lavoro autonomo; ad esempio, aprendo una Partita Iva in Italia;
  • aprire un'impresa individuale
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Anche questa domanda si può presentare online sul sito dell’INPS, oppure ci si può rivolgere ai centri di assistenza fiscale. La domanda va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma o dalla sottoscrizione della quota di capitale sociale della cooperativa. Per altri dettagli su come inviare questa domanda puoi leggere il tutorial dell’INPS.

Che cos’è il certificato di disoccupazione

Il certificato di disoccupazione si chiama in Italia Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did). È un documento che attesta la disoccupazione, quindi può essere utile per cercare un nuovo lavoro, per avere i sostegno al reddito, tra cui la NASPI e le altre agevolazioni, e per essere inseriti nel misure di politica del lavoro previste dal centro dell'impiego.

Questo certificato può essere richiesto online sul sito di ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, oppure tramite un CAF o un patronato.

Il certificato di disoccupazione e le agevolazioni sociali

questo certificato attesta l'immediata disponibilità a lavorare, e va convalidato presso il centro dell'impiego con il proprio documento d'identità. Se però hai bisogno di prestazioni sanitarie o sociali ma non cerchi lavoro, il certificato di disoccupazione non è previsto.

Per ottenere questo tipo di prestazioni devi autocertificare il tuo stato di non occupazione, e fare la richiesta delle prestazioni all'ente previsto. In base alla legge, i non occupati hanno un reddito hanno inferiore a 8.000 €, in caso di lavoro dipendente, è inferiore a 4.800 € all'anno, in caso di lavoro autonomo.

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