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Visto di ingresso in Italia: che cos’è

11 Apr 2022 - Categoria: Blog /
visto ingresso

Se hai deciso di visitare l’Italia o di fermarti per motivi di lavoro, di studio o familiari, potrebbe essere necessario il visto di ingresso. Ma di che si tratta?

È un adesivo che si applica sul tuo documento di identità, ad esempio il passaporto, e che ti permette di entrare non soltanto in Italia ma in tutto il territorio Schengen, anche se i paesi in cui puoi circolare il visto possono variare sulla base delle relazioni internazionali e della sicurezza nazionale.

Il visto di ingresso si suddivide in varie tipologie, e inoltre va richiesto soltanto per alcuni Paesi, mentre per altri non è necessario. Scopri in questa guida completa tutte le informazioni su come richiedere il visto di ingresso, i costi, la durata e i documenti da presentare.

In questa pagina parleremo di:

  • Quali sono i Paesi esenti dal visto di ingresso
  • Chi rilascia il visto di ingresso in Italia
  • Le tipologie di visto
  • Quali documenti servono per il visto
  • Quanto costa il visto di ingresso in Italia
  • I tempi e i requisiti per il visto
  • Il visto di reingresso

Quali sono i Paesi esenti dal visto di ingresso?

I cittadini di San Marino, della Svizzera e del Vaticano sono sempre esenti dall’obbligo del visto. Esistono poi delle esenzioni per chi entra in Italia da determinati Paesi con un soggiorno massimo di 90 giorni per motivi di missione, turismo, invito, affari, studio o gara sportiva.

L’elenco dei Paesi e i vari requisiti spesso cambiano: ti consigliamo di visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri per scoprire se hai bisogno del Visto per l’ingresso in Italia: qui potrai inserire il tuo paese di provenienza, la durata del soggiorno e i motivi dell’ingresso e riceverai tutte le specifiche informazioni su come richiedere il visto e i moduli da compilare.

Chi rilascia il visto di ingresso in Italia?

Il visto per entrare in Italia viene emesso dal Ministero degli Affari Esteri tramite le sedi diplomatiche e gli uffici consolari italiani del proprio paese di residenza. Per trovare la sede dell’ambasciata o del consolato italiano a cui presentare la domanda per il rilascio del visto puoi consultare l’elenco sul sito del Ministero degli Affari Esteri.

Quante tipologie di visto esistono per entrare in Italia?

Esistono principalmente quattro tipologie di visto.

  1. Visto per motivi di studio e di formazione: Questo visto ha la stessa durata del periodo di studi o di formazione da seguire in Italia.
  2. Visto per ricongiungimento familiare: questo visto vale un anno ed è rilasciato dopo un nulla osta di ricongiungimento.
  3. Visto per lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato o stagionale: questo visto viene rilasciato ai lavoratori extracomunitari dopo che il datore di lavoro ha presentato una richiesta allo Sportello Unico per l’Immigrazione della provincia in cui si svolge il lavoro.
  4. Visto per lavoro autonomo: questo visto è rilasciato ai lavoratori autonomi e ai soci di società di persone o di capitali dei settori industriale, professionale, artigianale e commerciale. Per ottenerlo bisogna avere i requisiti professionali e morali richiesti dalla legge agli italiani per la stessa attività.

Quali documenti servono per il visto d’ingresso in Italia?

Per ciascuna tipologia di visto, e in base al Paese di provenienza, sono necessari documenti diversi. In tutti i casi è necessario un documento di identità in corso di validità e una fotografia. Per richiedere il visto devi compilare un modulo per la richiesta di visto nazionale, da stampare, compilare e presentare all’ambasciata o al consolato italiano.

Questo modulo comprende vari campi da inserire, tra cui:

  • dati anagrafici
  • stato civile
  • tipo di documento
  • scopo del viaggio
  • durata del soggiorno
  • numero di ingressi richiesti

Quanto tempo ci vuole per aver il visto?

In base al tipo di visto da richiedere vi sono tempi diversi: da un minimo di 15 giorni per brevi soggiorni, fino a 120 giorni in caso di richiesta di visto per lavoro autonomo.

Quali requisiti servono per il visto di ingresso per lavoro in Italia?

Se risiedi al di fuori dell’Unione Europea e hai deciso di lavorare in Italia, oltre al permesso di soggiorno è necessario fare richiesta del visto all’ambasciata o al consolato italiano del tuo Paese. Ecco i requisiti previsti:

  • Documentazione sullo scopo e sulle condizioni del soggiorno;
  • Per il lavoro autonomo e subordinato, anche stagionale, è necessario rientrare nel Decreto Flussi fissato ogni anno dal Governo italiano.

Visto di reingresso: che cos’è

Il visto di reingresso permette di poter entrare in Italia per continuare il soggiorno di lunga durata, a tempo determinato o indeterminato. È previsto per tutti gli stranieri che hanno un permesso di soggiorno scaduto, oppure che hanno perso il permesso, ma che vogliono entrare in Italia. Sono previsti dei requisiti specifici.

  • Permesso di soggiorno scaduto da non più di 60 giorni: in questo caso, è possibile estendere il visto fino a sei mesi, per gravi motivi di salute non soltanto del cittadino straniero che ha richiesto il visto di reingresso, ma anche per i suoi parenti di primo grado o del coniuge.
  • Permesso di soggiorno scaduto da più di 60 giorni: in questo caso si può estendere il visto di ingresso se lo straniero si è allontanato dall'Italia per obblighi militari. per ottenere questo tipo di visto bisogna chiedere o nulla osta alla questura.
  • Visto di reingresso senza permesso di soggiorno: in questo caso, se hai perso o hai subito il furto del permesso di soggiorno, è possibile ottenere il visto di reingresso, e anche bisogna chiedere o nulla osta alla questura.

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