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Dichiarazione di valore dei titoli di studio in Italia: vantaggi e requisiti

04 Lug 2023 - Categoria: Blog /
equipollenza dichiarazione

Se hai intenzione di lavorare in Italia, devi sapere che è necessario presentare la Dichiarazione di Valore, un attestato rilasciato da parte dell’Ambasciata italiana oppure dal Consolato che certifichi il valore legale del tuo titolo di studio. Affinché sia possibile perfezionare il percorso per ottenere una condizione di questo tipo, è necessario essere in possesso di alcuni documenti che dovranno essere consegnati nelle sedi dell’Ambasciata oppure del Consolato. Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di mostrarti qual è la procedura completa per ottenere la Dichiarazione di Valore e quali sono i documenti necessari.

Sommario

Cos’è e a cosa serve la dichiarazione di valore?

La dichiarazione di valore, come sancisce il nome stesso, non è altro che un documento che viene utilizzato per dare valore in Italia ai titoli di studio che sono stati ottenuti all’estero. In particolare, come viene suggerito dal sito del Ministero dell’Istruzione, si tratta di attestati rilasciati da sistemi scolastici diversi rispetto a quelli nazionali.

Ad esempio, le persone che arrivano in Italia da altri territori, oppure gli stessi italiani che hanno conseguito lauree e diplomi in un altro paese, hanno bisogno di un attestato affinché questi titoli di studio vengano riconosciuti anche in Italia.

Ma cosa si trova all’interno di una dichiarazione di valore? Ecco alcuni dati:

  • Intestazione formale del documento che deve recare la denominazione di “Dichiarazione di valore”.
  • cognome, nome, data e luogo di nascita del titolare.
  • data di rilascio del titolo.
  • numero di registrazione.
  • istituto presso il quale sono stati ultimati i corsi.
  • campo e specializzazione.
  • media generale dell’esame finale .
  • sistema di votazione vigente - professione abilitante all’esercizio.
  • professione abilitante all’esercizio.
  • brevi descrizioni dell’ordinamento scolastico nazionale a norma della Legge dell’Insegnamento del 24 luglio 1995 n.84.

Procedura per ottenere la dichiarazione e documenti necessari

Prima di capire qual è la procedura corretta per ottenere la dichiarazione e tutti documenti necessari che ti saranno richiesti, è opportuno anche capire a chi è riservata la funzione per il rilascio di questo documento.

In particolare, è l’Ambasciata italiana oppure i rispettivi consolati che si trovano sul territorio della persona che vuole entrare in Italia ad occuparsi di questo attestato. Ad esempio, se un cittadino francese vuole venire in Italia per motivi di lavoro, è necessario che si rivolga all’ambasciata italiana a Parigi.

Detto questo, è arrivato il momento di capire quali sono i documenti per poter confermare i titoli di studio conseguiti all’estero:

  • Attestati ufficiali di laurea, dottorato, diploma, master.
  • Traduzione giurata in italiano dei suddetti documenti.
  • Postilla dell’Aja sulla traduzione prima di proseguire.

L’ultimo passaggio è possibile se il paese che ha emesso il titolo di studio ha firmato la convenzione dell’Aja del 1961, nota come convenzione sull’apostilla.

L’apostilla dell’Aja, quindi, non è altro che un timbro che certifica l’autenticità della firma presente in un atto pubblico. Pertanto, l’apostillatura di un documento può essere fatta in Procura, presso il Tribunale oppure in Prefettura.

Una volta raccolti tutti i documenti e completata questa fase, è possibile procedere con la dichiarazione di valore. Presentati i documenti, si otterrà finalmente l’ufficialità sul proprio percorso di formazione completato all’estero.

Ci sono differenze con i paesi dell’UE?

C’è da dire che il Ministero dell’Istruzione non fa alcuna differenza tra paesi europei e non. Infatti, sebbene in qualche fonte si giunga alla conclusione che tra i paesi della CE non sia necessaria tutta questa documentazione, si tratta di una scelta che è sempre a discrezione della singola istituzione.

Ecco perché è fondamentale muoversi in tempo per poter essere in grado di ottenere la dichiarazione di valore ed evitare che ci siano spiacevoli sorprese dell’ultimo minuto. Il discorso appare diverso nel caso in cui il titolo di studio viene conseguito nello spazio dell’Unione Europea ed è accompagnato dal Supplemento al Diploma di Laurea. In questo caso è più probabile che si raggiunga un riconoscimento comune dei titoli di studio ma c’è sempre bisogno di una verifica supplementare.

Si tratta di un documento che viene rilasciato in conformità alla direttiva della Commissione Europea 2005/36/CE. Segue uno schema internazionale comune che è stato sviluppato in virtù di una iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa e dell’UNESCO.

In linea generale, i Diplomi Supplement sono rilasciati in doppia lingua: quella del paese di conseguimento del titolo e in inglese. Il loro obiettivo è quello di descrivere natura, livello, contesto, piano di studi e status del titolo di studio di istruzione superiore conseguito dallo studente in un altro paese.

Quando presentare la dichiarazione di valore?

La dichiarazione di valore deve essere presentata alle competenti Autorità italiane:

  • Istituzioni scolastiche - Ambiti territoriali.
  • Atenei.
  • Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’equipollenza accademica dei dottorati esteri.
  • Ministeri di riferimento per i riconoscimenti professionali necessari per l’esercizio di professioni regolamentate.

Conclusione

Se hai intenzione di iniziare la tua carriera lavorativa in Italia, dopo aver ottenuto magari un permesso di soggiorno, e far valere i tuoi titoli di studio ottenuti all’estero, la dichiarazione di valore è un documento fondamentale di cui devi essere necessariamente in possesso.

Come hai capito, ottenere un’attestazione di questo tipo non è affatto complicato anche se avrai bisogno di qualche documento per completare tutta la procedura. Quindi, non attendere altro tempo e inizia a raccogliere tutte le “carte” di cui hai bisogno per poter ottenere la dichiarazione di valore e far valere i tuoi titoli di studio anche qui in Italia.

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